Il pomodoro appeso ed il sapone di casa

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Le tradizioni di Calabria, il pomodoro appeso ed il sapone di casa

La Calabria è una ragione ricca di tradizione. Un luogo di mare bellissimo, ove ho incontrato gente semplice che mi ha fatto  scoprire alcune antiche tradizioni naturali che andrò a descrivere. 

Il mare di Ardore marina

La Calabria, tradizioni antiche

Queste tradizioni mi vennero raccontate da Eugenio e e dalla sua famiglia. Persone di una gentilezza squisita.
La prima tradizione fu quella del pomodoro appeso o “seccagno” e poi a seguire quella del sapone di casa.

Pomodori appesi

ll pomodoro appeso o seccagno, le fannacche

Il pomodoro appeso o “seccagno” lo vidi appeso in corde su chiodi neri fissati sulla parete bianca di calce della casa dei genitori di Eugenio.
Mi colpì il rosso frutto, perché il pomodoro è un frutto, mi colpì il contrasto su quel muro bianco di calce perché  pareva una collana di grosse perle rosse infilate in un filo di corda come su un collo bianco di  donna e così, incuriosita, chiesi spiegazioni di quella tradizione alla bella famiglia.
Loro mi dissero che erano i pomodori delle nonne, delle mamme, delle zie  che pazientemente preparavano per farli seccare appesi in collane dal sapore del sole. Queste collane in dialetto calabrese si chiamano “fannacche”.

Pomodoro appeso

Il tipo di pomodoro 

Insomma un bel lavoro di genuina tradizione destinato ad essere preziosa scorta di cibo per l’inverno.
Credo che Il pomodoro appeso che si usa per questa tradizione sia una varietà un po’ più grande del ciliegino, comunque un pomodoro a grappolo, adatto per il filo, come ad esempio la qualità “principe borghese”, un po’  a punta, oppure il “Totaro”. (in Campania fanno la stessa cosa con il “pomodoro vesuviano del piennolo”, mentre in Puglia usano il pomodoro “gialletto” ossia un pomodoro con una polpa rossa soda o il “ tondino di Altamura“.

I pomodori

Meglio pomodori tondi per le collane

Comunque si usano pomodori tondi che si allevano a secco, nel senso che  non vengono mai innaffiati ad  esclusione di una sola volta in fase di trapianto in campo.
Un’altra considerazione da fare è che non tutti i pomodori sono adatti ad essere appesi perchè per la lavorazione bisogna tenere conto dei pomodori raccolti nel mese di settembre che hanno già una loro propensione a resistere nel tempo, grazie alla loro buccia abbastanza spessa che serve a conservare il prodotto integro, che spesso raggiunge la perfetta maturazione appeso, proprio con il passare dei mesi.
Insomma un’antica tradizione che crea collane di pomodori, come le definisco io, ossia un’armonica composizione di filo che permette il passaggio all’aria e l’essicazione con il calore del sole.

Da sempre pane e pomodoro 

Una sana tradizione fatta di pane e pomodoro che riscalda il cuore nell’inverno riportando la mente al sole dell’estate che verrà.

Per questo quando tornai a casa mi feci tostare una bella fetta di pane per schiacciarci sopra il gusto del sole.

La tradizione del sapone di casa

La seconda tradizione che scoprii in quel luogo fu quella del sapone di casa.
Me ne regalarono un pezzo avvolto nella carta del pane, ma era un pane di sapone dal colore bianco gesso polvere, al tatto vellutato e morbido, un blocco ricavato mediante taglio a coltello fatto da una forma più grande.
Un profumo di pulito d’altri tempi ottenuto con elementi  naturali semplici e  casalinghi.

Il sapone di casa

La ricetta del sapone di casa

La famiglia di Eugenio mi diede la ricetta del sapone di casa, fatta di: olio di oliva (anche vecchio), succo di limone, soda caustica e farina.
Mi dissero che la preparazione doveva avvenire esclusivamente a freddo, amalgamando tutti gli ingredienti lentamente, girando per almeno due ore, comunque fino ad indurimento dell’impasto ed io, non so perché, pensai alla ricetta della polenta che richiede una pazienza di realizzazione notevole proprio perché si deve stare a girare per ore. E pensai che tutti i lavori fatti con cura e dedizione premiano sempre.

Il sapone di casa

La preparazione del sapone di casa avviene in una bacinella di plastica spessa, grande, magari rettangolare che serve da contenitore per inserire gli ingredienti e formare l’impasto che, una volta indurito, viene fatto riposare per un giorno, dopodichè si rivolta la bacinella e si ottiene la grande forma di sapone che si taglia a coltello in tanti blocchi quadrati, pronti a diventare splendidi panetti bianchi di sapone di casa.
 Il bucato fatto con il sapone di casa acquista un profumo ed una pulizia impeccabile. Tutto fatto a mano ed in modo naturale.

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5 Replies to “Il pomodoro appeso ed il sapone di casa”

  1. Giovanni

    quando passerai di qua ti farò conoscere le ragazze di “Karadrà” specialiste nel pomodoro seccagno o invernale…
    http://www.dissapore.com/wp-content/uploads/2017/03/karadra-pomodori-768×512.jpg

    1. Patrizia Gaidano

      Ci conto! chissà in Puglia quante altre tradizioni scoprirò

  2. Patrizia Gaidano

    immagini meravigliose, poesia pura

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