Carota selvatica, aromatica commestibile

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Carota selvatica, daucus carota

La carota selvatica o meglio daucus carota è una pianta selvatica antenata della carota commestibile, che produce un fiore estivo bianco, tipico delle piante della famiglia delle ombrellifere. E’ una spontanea aromatica, officinale e commestibile.

Descrizione

Daucus carota appartiene alla famiglia delle ombrellifere, apiacee ed è una pianta perenne e biennale. Si presenta con fusti eretti, pelosi, a volte striati, alti dai 40 agli 80 cm. e foglie alterne e frastagliate. I fiori ad ombrella sono bianchi e profumano di carota, come l’intera pianta, se viene strofinata tra le dita. I fiori presentano spesso un puntino nero violaceo al centro. La fioritura avviene da aprile a novembre a seconda del luogo. Le brattee verdi che sono distese nella fase della fioritura della pianta si chiudono a “palla” nel momento della fruttificazione. I frutti sono acheni ellittici. La radice assomiglia ad una piccola carota ed è lunga, fittonante e di colore giallo, biancastro.

Etimologia e nomi pianta

Il nome della pianta sembrerebbe significare “riscaldare” in quanto gli antichi parlavano della pianta come pianta riscaldante. In inglese la pianta si chiama wild carrot.

Diffusione ed habitat

In Italia oltre alla classica carota selvatica daucus carota, sono presenti altre 9 sottospecie ( commutatos, drepanensisi, hispanicus, major, maritimus, maximus, rupestris, sativus), ampiamente diffuse in tutta la penisola. La pianta cresce nei prati incolti, lungo le strade ed i bordi dei sentieri, in campi generalmente soleggiati e presso i ruderi abbandonati.

Usi erboristici

La pianta ha proprietà rimineralizzanti, vitaminiche ed antidiarroiche. E’ una aromatica diuretica con azione decongestionante e stimolante sull’utero, Si usa per i calcoli urinari, cistite, gotta. L’infus di semi allevia le infiammazioni urinarie ed aiuta nei processi digestivi.
Della pianta si usa la radice che viene raccolta in primavera o tardo autunno, i semi, con proprietà aperitive e carminative,  a fine estate ed infine le foglie fresche che si colgono in primavera ed estate.

Componenti

La pianta tra i componenti più noti contiene carotene, sali minerali, provitamina A, vitamina B e C, oli essenziali, sali minerali, pectina e glucidi.

Uso in cucina

Come le foglie della comune carota coltivata anche quelle di carota selvatica si usano fresche (generalmente prima che spunti il fusto), tritate nelle insalate o nei minestroni e nelle frittate. Anche la radice è commestibile, anche se legnosa e fibrosa, dopo averla grattugiata molto fine, quindi meglio scegliere giovani piante. Perfino i fiori, così profumati si possono usare in cucina.

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Bibliografia

Erbe consentite erbe proibite… Ida Salusso, Verde libri edizioni, 2014
Riconoscimento delle piante selvatiche, Roberto Chiej Gamacchio, ed. Demetra, 1995
Andar per erbe in Piemone e Valle d’Aosta,  Sanfo e Pittoni, Editrice il Punto in Bancarella, 2014
Floraitaliae.actaplantarum.org

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