Valeriana rossa, amica del sonno

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Valeriana rossa, centranthus ruber

La valeriana rossa o rubra è una pianta mediterranea perenne della famiglia delle valerianaceae.
Le sue proprietà erboristiche sono simili alla valeriana officinalis in quanto è la pianta amica del sonno, che aiuta a rilassarsi.
E’ una pianta che produce dei bellissimi fiori vistosi che possono essere coltivati a scopo ornamentale per rallegrare i giardini ed i muri a secco.
Questi fiori inoltre sono molto corteggiati dalle farfalle per il loro nettare.
In Piemonte è specie protetta e s’incontra di rado in qualche località delle Langhe e del Monferrato.

Descrizione

La pianta si presenta con un fusto eretto, legnoso alla base ed un aspetto arbustivo, la cui altezza può essere anche di 150 cm.
Le foglie sono verdi chiare, carnose, glauche e glabre a forma ovale-lanceolata. I fiori a cinque petali sono piccoli e profumati ed hanno una corolla rosea porpora, raramente bianca.
I fiori sono portati in densi corimbi apicali e fioriscono da aprile fino a tutto ottobre.
I fiori sono tubolosi ed allungati con sperone laterale.
La pianta è glauca ed anche i rizomi sono odorosi.
 I frutti minuti sono acheni muniti di pappo a paracadute, che disperdono i semi con il vento.
La radice contiene un principio sedativo.

Valeriana rossa, Liguria, spiaggia delle sirene isola di Bergeggi

Etimologia ed origine

Il nome di centranthus ruber deriva dal greco “centron” ossia pungolo ed “anthos” ossia fiore proprio per la forma allungata del fiore.
La pianta è originaria dell’Europa centrale e meridionale.

Centranthus ruber

Gli altri nomi della pianta

Gli altri nomi della pianta sono camarezza comune e savonina e lattarola.
In inglese la pianta si chiama red valerian.

Centrantus ruber, orto botanico Roma

Specie simili

Esiste una specie affine alla valeriana rossa ossia la centranthus angustifolius che si differenzia per le foglie tutte lanceolate e per i fiori rosa pallido

Valeriana rossa e critamo, spiaggia delle sirene, Bergeggi, Liguria

Diffusione

La valeriana rossa è diffusa in tutta Italia, nelle regioni più calde, fino a 1200 metri.
La troviamo negli incolti e nei ruderi, lungo i muri vecchi e tra le rocce.
In Liguria io la vidi nella riserva naturale dell’isola di Bergeggi (Sv).
In Piemonte ed Abruzzo è specie protetta.

Coltivazione

La pianta si può propagare e coltivare da seme.
I semi andranno interrati in autunno in vasetti che saranno posti al riparo in un luogo consono (anche serre) per la germinazione. Le piantine una volta cresciute potranno essere trapiantate a dimora.
La valeriana rossa cresce sulle scarpate, sulle rocce, lungo i muri a secco ed ama i terreni poveri e ben drenati soprattutto se sono calcarei. Si può coltivare anche in vaso a patto che lo stesso sia grande e sia esposto al sole. La pianta è ideale per un giardino di farfalle.

Componenti

Come la valeriana officinalis contiene zuccheri, mucillaggini, enzimi, gomma, resina ed un olio essenziale azzurro verdastro.
Il profumo della valeriana rossa è meno forte della valeriana officinalis, ma gradevole e lievemente aromatico.

Valeriana rossa

Proprietà ed usi erboristici

Le proprietà della valeriana rossa sono le stesse della officinalis. Per cui risulta essere una pianta rilassante per il sistema nervoso ed in caso di ansia ed insonnia.
Il rizoma ha proprietà sedative, antinevralgiche, antispasmodiche e leggermente ipnotica.
In commercio si può trovare l’estratto idroalcolico anche on line ad esempio da macrolibrarsi.  
La valeriana rossa si può associare con il biancospino per le patologie cardiache.

In cucina

I giovani germogli e le foglie tenere possono essere usati nelle insalate oppure possono essere cotti al vapore e saltati in padella. Le radici, come si fa in Francia, possono essere cotte nelle zuppe.

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Usi cosmetici

Un bagno rilassante per il corpo
La pianta intera può essere immersa nell’acqua del bagno per un effetto lenitivo e calmante.  
Lo stesso effetto si può ottenere preparando un decotto da usare per applicazioni sul viso e sul corpo.
La pianta previene anche la formazione dei brufoli

Un tonico anti forfora
La pianta può essere usata per frizioni del cuoio capelluto in caso di forfora.

Bibliografia

  • Fiori del mare in Liguria, Edizioni grafiche Amadeo, 2008
  • Fiori di campo, Maria Teresa della Beffa, De Agostini 2010
  • Flora del Mediterraneo Schonfelder, Ricca editore, 2014

Tutte le indicazioni come le proprietà erboristiche delle piante e dei fiori sono riportate a titolo indicativo, con indicazione della bibliografia. Esse non costituiscono alcun tipo di consulto, prescrizione o ricetta medica, erboristica, cosmetica, alimentare. Naturainmentecalliopea.it non garantisce sulla validità dei contenuti riportati in questo sito. La verifica individuale indipendente è sempre raccomandata.

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