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Piante che depurano l’aria di casa
Feci la scoperta di queste piccole piantine a Roma in occasione del Festival del verde e del paesaggio.
Quando le vidi esposte ebbi l’impressione di vedere piccoli gioielli verdi, disposti in eleganti cofanetti.
Il produttore probabilmente le aveva sistemate così perché ne aveva compreso il grande valore ambientale.
Per questo pensai di regalare gioielli naturali, in questo caso delle piccole piantine di tillandsia che nutrendosi di polvere ed umidità depurano l’aria di casa.
La tillandsia ha solo bisogno di tanta luce e pochissime cure perché vive, cresce e fiorisce senza terra.
Sono piante perenni, centro e sud americane, che vivono d’aria o meglio si nutrono di umidità e polvere che catturano dall’atmosfera, attraverso le foglie.
Sono state studiate proprio per la loro capacità di assorbire e digerire le sostanze inquinanti, come piante mangia smog, depuratori naturali, rilevatori di inquinanti atmosferici, in particolare idrocarburi IPA, che derivano dalla incompleta combustione di benzina e gasolio. La tillandsia quindi assorbirebbe i cancerogeni benzopireni, metabolizzando una discreta quantità di sostanze inquinanti.

Le ricerche della Nasa sulle piante mangia smog
I ricercatori della Nasa studiando la possibilità di riciclare i rifiuti delle stazioni spaziali si sono accorti della capacità di alcune piante come le tillandsia e le orchidee di assorbire sostanze chimiche presenti nell’aria. Così hanno capito che queste piante potevano essere usate per la sindrome dell’edificio malato.
Una malattia che si manifesta con emicrania, nausea, perdita di concentrazione, affaticamento ed irritazioni ad occhi naso e bocca.
Piante che assorbono gli inquinanti
Negli edifici delle città infatti l’aria non ha una buona qualità ed è composta da sostanze inquinanti come formaldeide, ossido di carbonio, anidride solforosa, radon e non parliamo del fumo delle sigarette che si aggiunge a questi inquinanti all’interno degli edifici. Tutti questi inquinanti poi sono potenziati o dall’aria o troppo calda o troppo secca e dalle luci fosforescenti. Così i ricercatori della Nasa (Dott. Volverton) dopo sperimentazioni e studi hanno capito che queste piante tropicali possedevano la capacità di assorbimento degli inquinanti. Infatti molte piante tropicali ospitano sulle radici microorganismi che biodegradano e mineralizzano velocemente le foglie e gli altri detriti organici in grado di fornire sostanze nutritive. Quando queste piante si trovano in ambienti interni i vari processi continuano ed i microorganismi usano le sostanze presenti nell’aria, come benzene e formaldeide che hanno strutture simili a quelle dei componenti presenti negli acidi tannici ed umici disponibili in natura. Per questo si ipotizza che una parete di tillandsia potrebbe essere usata per disinquinare un appartamento, perché assorbe 0,2 milligrammi di sostanze inquinanti per chilo di pianta.

Descrizione delle tillandisia e coltivazione
Tillandsia è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle bromeliaceae originarie del centro sud America. Ne esistono più di cinquecento specie e sei sottogeneri.
Sono piante che non hanno radici sotterranee ed assorbono il loro nutrimento dall’umidità dell’aria.
L’umidità dell’aria viene assorbita dalla pianta le cui foglie presentano una struttura simile ad un’epidermide, i tricomi, che schermano dalla luce ed assorbono il giusto quantitativo di acqua. Le radici quando sono presenti servono per lo più da ancoraggio.
Le tillandsia si presentano come dei piccoli ciuffetti di foglie grigio o verdi che possono essere assemblati e riuniti per creare deliziose creazioni in casa, nel giardino, nelle verande e dove ci ispira la fantasia.
Coltivazione
Per essere coltivate non necessitano nemmeno di un vaso e tantomeno di terra. Basta farle vivere sospese o adagiarle in barchette di foglie di palma o creare per loro un ambiente simile a quello naturale di origine.
Sono piantine minuscole che decorano l’ambiente dove si vive.
Ideali, all’interno delle nostre case, appese in cucina, ma lontano dai vapori grassi, dove assorbiranno i gas rilasciati dai nostri fornelli, o poste in bagno, davanti ad una finestra, ove ci regaleranno graziosi fiorellini.
Piante rustiche che in natura vivono attaccate ai rami degli alberi, sui fili e pali della luce, sulle antenne televisive e sulle rocce.
Piante con infiorescenze colorate, dal fucsia al viola all’arancio, raccolte in spighe o grappoli. Fiori anche profumati, a seconda della varietà, con profumazione simile al garofano, al gelsomino o al tiglio. Fiori che possono durare da alcuni giorni ad alcuni mesi. Piante che si riproducono mediante divisione dei germogli dalla pianta madre.

Irrigazione
In casa sarà bello vederle appese con dei fili di iuta, tenendole nel posto più luminoso della nostra abitazione, avendo cura di vaporizzarle con l’acqua due o tre volte la settimana. Si potrà anche immergerle ogni dieci giorni sotto il rubinetto per un secondo facendole sgocciolare. L’ideale però sarebbe vaporizzarle con l’acqua di casa fatta riposare per una notte nello spruzzino di modo che il cloro in essa contenuto si volatilizzi, per non togliere alla pianta i batteri buoni che vivono sulle foglie che appunto esplicano le utili funzioni depuratrici per l’aria. Meglio ancora sarebbe utilizzare l’acqua piovana.
In estate o quando si andrà via si potranno trasferire sul balcone all’ombra oppure sotto un albero o gazebo, sempre all’ombra. Loro si accontenteranno dell’acqua piovana, dell’umidità, della rugiada, della nebbia e non moriranno. Se si abita al nord è bene da ottobre farle ritornare a vivere in casa.
Le tillandsia non sopportano temperature al di sotto dei 7 gradi centigradi.
Le varietà
Ci sono molte varietà di tillandsia tra cui cito:
- Aeranthos
- Albida
- Andreana
- Baileyi
- Brachycaulos
- Capitata
- Filifolia
- Ionantha
- tenuifolia

Descrizione della specie Tillandsia lonantha
Una minuta ed attraente specie di Tillandsia.
Una specie epifeta centro americana di colore grigio verde, rustica con ottima resistenza ai periodi di siccità.
In natura vive in regioni calde, in posizioni ben illuminate.
Quasi sempre si presenta in gruppi o colonie di individui che convivono insieme ad altre specie xeriche come xerographica, paucifolia e baileyii.
Tra tutte le specie di tillandsia, lonantha è una di quelle che, dopo l’irrigazione, trattiene maggiormente l’umidità sulle foglie.
Dopo la fioritura se vengono rispettate le adeguate condizioni climatiche (luce, temperatura ed idratazione) emette da uno a tre germogli.
I germogli possono essere staccati dalla base per dare spazio a nuovi, a patto che la pianta madre sia forte. Normalmente la pianta madre non da più di tre generazioni di germogli. Lasciando i germogli sempre attaccati alla pianta madre si possono formare dei gruppi molto attraenti soprattutto in fioritura.
La cultivar fuego
La cultivar fuego ha volume quasi sempre ridotto rispetto alla lonantha ed i suoi fiori sono di un fucsia intenso. Anche essa richiede per vivere in salute tanta luce e temperature medie.
Potete trovare le tillandsia dai Michieli Floricoltra a Vescovana (Pd) oppure on line digitando: shop.tillandsia.it
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