Lentisco, pistacia lentiscus e la mastica μαςτιχα

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Faccio conoscenza con il lentisco

Feci conoscenza con questo bell’arbusto resinoso che si chiama pistacia lentiscus, in Calabria osservando il signor Peppe che ne tagiava dei rami per usarli nelle sue nasse e poi lo ricollegai alla Grecia, all’isola di Chios, dove si estrae la resina detta mastica o μαςτιχα, tramite feritura dei tronchi e dei rami della pianta. Nei villaggi della mastica, a sud dell’isola, grazie al particolare micro clima, al terreno calcareo, ai vulcani sottomarini, si pratica questa attività per commercializzare le note lacrime di resina aromatica chiamata mastica, in quanto può essere masticata, usufruendo delle qualità antisettiche e antidiarroiche. In Grecia, nell’isola di Chios da millenni si coltiva il lentisco (pistacia lentiscus var. Chia) proprio per la sua resina o mastice che si presta nella preparazioni di gomme da masticare, dentifricio, caramelle e dolci o semplicemente polverizzata come spezia. Il sapore è rinfrescante con note balsamiche. Un gelato alla mastica è superlativo. 

Chios, pistacia lentiscus var. Chia

Il Lentisco è una di quelle piante dimenticate che anche i nostri avi conoscevano bene facendone buon utilizzo. Sicuramente però le caratteristiche organolettiche del prodotto greco mastica sono uniche di quella zona di Chios. 

Lentisco ISOLA Chios

Il lentisco, mastic tree, descrizione della pianta

Il lentisco o “pistacia lentiscus” (mastic tree) è un arbusto tipicamente mediterraneo, legnoso, facente parte della famiglia delle anacardiacee.
Ha foglie paripenate, ovali di un bel verde scuro lucido e produce piccoli fiori, riuniti in pannocchie di colore verde per quelli femminili e rossiccio per quelli maschili.
I frutti del lentisco sono ricchi di grassi, e sono delle drupacee rosse che diventano nere a maturazione in autunno.
 Il nome lentisco  sembra sia legato alla parola “lentus”, per le caratteristiche viscose della pianta.

Le bacche  rosse dei cespugli di lentisco in passato rappresentavano altra fonte di sostentamento; scottate in acqua e poi spremute, producono un olio, probabilmente usato in tempi di carestia e sicuramente impiegato nelle lampade o per la preparazione di saponi con l’aroma della pianta.
Le foglie invece contengono ottimi tannini ed in passato le si utilizzavano nella concia delle pelli e per colorare di giallo i tessuti. Il decotto di foglie sembrerebbe essere antisettico per il cavo orale.

pistacia lentiscus

I frutti del lentisco contengono olio che venne usato per ardere mentre, in un remoto passato, questo olio veniva consumato dalla popolazione della Sardegna. Tradizione o meno, pare che sui rami di lentisco ancora oggi, in Sardegna, si cuocia pane e porceddu. 

Il legno del lentisco é anche apprezzato per ricavarne utensili belli e resistenti. 

Una pianta che migliora il terreno in cui cresce

La pianta di lentisco é in grado di migliorare il substrato su cui cresce, rendendolo adatto alla crescita di specie successive.
Il lentisco ha infatti la capacità di colonizzare aree abbandonate o con substrati molto poveri, migliorandoli e contribuendo al recupero ed al mantenimento, delle zone in cui vive. 

Le proprietà del lentisco

Le proprietà del lentisco  o “pistacia lentiscus” sono astringenti, aromatizzanti, espettoranti, grazie al contenuto di oli essenziali e resine che lo rendono versatile, anche in caso di brividi per alleviare i sintomi dell’influenza.
Il lentisco contiene la masticina che è un principio amaro che si estrae dalla corteccia e dalle foglie.

radice di lentisco

L’olio essenziale di lentisco

L’olio essenziale di lentisco è un decongestionante venoso, linfatico e prostatico, un anti ulcera ed un cicatrizzante.
Serve per varici ed emorroidi, ulcere venose e gastroduodenale.
E’ utile per piaghe da decubito e poi per problemi di congestione alla prostata.
Per uso interno se ne prendono due gocce in un po’ di miele per tre volte al giorno per tre settimane, per problemi alla prostata e cardiovascolari, sempre approfondendo e consultando l’erborista. 
Per uso esterno lo si applica nelle zone con problemi circolatori, per tre volte al giorno fino a miglioramento. Non adoperare questo olio in gravidanza e chiedere parere all’erborista per gli usi.

foglie di lentisco

La resina della mastica si estrae dal lentisco

In Grecia, sull’isola di Chios, dal lentisco si estrae appunto questa resina naturale che viene chiamata mastica: ‘ μαςτιχα’. Questo perché solo qui, il lentisco, per incisione dalla corteccia dell’albero, la produce con queste qualità. I professionisti della mastica lavorano in team, prima c’è chi prepara la base dei tronchi degli alberi livellando e rastrellando le foglie e le pietruzze e poi c’è chi sparge sopra polvere bianca di rocce calcare del luogo, creando un bel cerchio bianco intorno al fusto, che accoglie le gocce di resina. La resina esce dalle incisioni fatte ad arte sui tronchi e solidifica con l’aria formando gocce gialle trasparenti profumate. Questo avviene in circa una quindicina di giorni per consentire la raccolta. Si raccoglie generalmente da metà agosto a metà settembre con operazioni di setaccio e pulizia e lavaggio, un pezzo alla volta, fatte delle donne dell’isola. 

Lentisco e mastica

Il sapore della mastica

Ma che sapore ha la mastica? In bocca da la sensazione immediata di  amaro, ma poi diventa rinfrescante, con note di cedro e di pino.

Nelle giornate calde d’agosto nei paesini greci della mastica è impregnata dell’aroma resinoso di lentisco.

La mastica nella cucina greca

Ma come si usa la mastica nella cucina greca?
Si utilizza per fare liquori, dentifrici, per aromatizzare caramelle, chewing-gum, pane, dolci e gelati.
La mastica è  anche una delle spezie usate per fare il pane “artos” cioè quello che viene prodotto in Grecia per le loro cerimonie religiose.
La mastica è un prodotto DOP registrato nel 1997 come MASTICA CHIOU.
Nell’isola di Chios, si estrare proprio per incisione, tagliando la corteccia degli alberi di lentisco, prima però si effettua un lavoro di preparazione, spargendo lungo i tronchi una polvere di pietra calcarea presente nell’isola, per fare sì che la resina che cade sul terreno si possa setacciare e recuperare. Il processo avviene tra luglio e settembre, nei villaggi della mastica, una tradizione antica, un antico mestiere, una festa a cui partecipare.

Mastica e lentisco isola Chios

Il lentisco ed i pescatori

In Calabria il lentisco lo chiamano ‘u stincu’ ed il signor Peppe usa i suoi rami dentro le nasse, quando va a pescare, perché, anche da secco, non perde le foglie.
Mi dice che serve per creare un ambiente-rifugio che attrae i pesci all’interno delle nasse.

La mastica è il prodotto preferito della mia amica Cinzia che se ne fa grandi scorte quando passa al  mastica shop dell’aereporto di Atene, per questo le dedico questo articolo.

Un libro di ricette con i fiori e le erbe selvatiche

Se vi piace la cucina con i fiori e le erbe selvatiche vi propongo il libro ed ebook intitolato: MangiAmo i fiori per sperimentare le mie ricette. Troverete anche le schede delle piante, le ricerche scientifiche sui poteri antiossidanti delle erbe selvatiche e dei fiori e tante altre curiosità.
Il libro è disponibile sul sito www.youcanprint.it

Bibliografia:
Herbs, Lesley Bremness, Dorling Kindersley book, 1994

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7 Replies to “Lentisco, pistacia lentiscus e la mastica μαςτιχα”

  1. cinzia berardi

    Ciao Patrizia,
    adoro il tuo blog. Ogni giorno apro sperando di trovare un nuovo articolo dove descrivi piante e fiori , emozioni, corredato da bellissime fotografie. Una poesia.
    Ed ecco….. il mio articolo . La mastica pianta che ho scoperto nelle mie vacanze in Grecia.
    Ogni anno, come tu ricordi , faccio impazzire tutti perché devo fare scorte , se non passo da Atene, vado alla ricerca
    sperando di trovarla.
    Tutti i miei amici la conoscono e devo distribuire le confezioni di chewing gum.
    Non sapevo e apprendo dal tuo articolo che in Calabria esiste la pianta e ne vengono utilizzati i rami.
    Grazie e mi raccomando un articolo al giorno .
    Un abbraccio Cinzia

    1. Patrizia Gaidano

      grazie Cinzia mi fa piacere quello che mi hai scritto. Ti abbraccio forte! pat

    2. La Calabria è un Eldorado del lentisco, ovunque ti giri c’è lentisco. Io con la mia azienda faccio la polvere di lentisco dalle foglie essiccate e mi sto organizzando a sfruttare tutte le proprietà che questa pianta ci offre. Se posso essere utile contattatemi: 393 1603501.

      1. Patrizia Gaidano

        grazie

      2. Patrizia Gaidano

        Grazie sarebbe interessante per me approfondire e magari scrivere un articolo intervista sulla sua attività. Mi lasci una sua email per contattarla. Se vuole mi trova anche su Instagram e Facebook come naturainmentecalliopea

  2. Carlo Zeppoloni

    Articolo molto interessante, grazie.
    Unico punto in cui non concordo è dove afferma che “è una pianta originaria del Brasile e del Perù, naturalizzata in Europa dal XVII secolo”. Mi risulta che è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e che era già utilizzata anticamente dagli antichi egizi e romani!
    Penso che una correzione sia indispensabile.

    1. Patrizia Gaidano

      Grazie

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