Curarsi con gli alberi, il castagno, sweet chestnut

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Tra i castagni secolari

Lui sapeva qual era il mio sentiero ancor prima che arrivassi.
Il suo sogno gli aveva indicato che quella era la via giusta per me.
Il mio sogno invece mi aveva portata a cercarlo lì nella sua casa vicino al bosco, in quel piccolo paese, sospeso con vista mare.
Ci conoscemmo lungo il cammino nel bosco ed io sentii che quel bosco mi aspettava da tempo.
Lui mi accompagnò con la sua presenza di guida tranquilla.
Così mi disse che saremmo andati a trovare un suo vecchio amico che viveva in quel luogo e conobbi un meraviglioso castagno secolare.
Non ne avevo mai visti di così grandi. Rimasi quasi ipnotizzata dalle righe verticali ondulate del tronco che esprimevano tutta la saggezza dell’albero.
Così ci sedemmo alla base del tronco del grande castagno in grande ammirazione.
Lui mi aveva guidata fin li perché io potessi percorrerere la via del castagno la cui dolcezza cura le situazioni che si pensano prive di uscita.
Così scoprii che è possibile “curarsi” con gli alberi.

Una passeggiata nel bosco come terapia naturale

In quel bosco profumato di muschio, accarezzai la corteccia rugosa del saggio castagno e ne sentì le vibrazioni sotto le dita. Mi colpì molto quel suono, un’armonia lieve e lunga che vibrava nel mio essere. E me ne resi conto, in modo ancor più manifesto, quando, più avanti, ne trovammo un altro, ancora più grande e con il tronco cavo all’interno.
Così a turno ci inserimmo nella sua pancia. Era un tronco aperto, in accoglienza quasi materna.
Ed io entrai nella pancia dell’albero che mi accolse per farmi sentire tutto il suo “amore”.
Dentro il suo ventre sentii il profumo del legno che avvolge. Poi notai che dentro la spaccatura del tronco cresceva un giovane ramo, sul quale posai la mia mano. Quel secolare castagno era pieno di foglie verdi, lucenti di vita.
Questo era il messaggio del dolce castagno che  stava esercitando in me la sua terapia vitale.
Passeggiare nei boschi e nella natura, in generale, libera endorfine in un salutare processo di ritrovo progressivo del benessere psico fisico di ogni individuo.

L’albero di castagno, i fiori di bach e sweet chesnut

Così quel giorno, nel bosco, percorrendo  la via dei castagni secolari, trovai  la cura di cui avevo bisogno in quel momento. Questo mi fece pensare alle cure naturali che provengono dai fiori di Bach ed in particolare al fiore sweet chestnut” ossia la castagna sativa-castagno, un rimedio molto efficace.

Quando usare sweet chestnut

Questo fiore di Bach è adatto quando si ha uno stato d’animo bloccato, quando non si ha più alcuna speranza perchè anche se si sono sperimentate più soluzioni per una via d’uscita ci si sente comunque in una strada chiusa. Quando si ha bisogno di una nuova boccata di ossigeno per riprendere a vivere con speranza. E’ il fiore di quando mente e corpo sentono di aver raggiunto il limite massimo di sopportazione.
La persona che necessita di sweet chestnut soffre di un’angoscia profonda, ansia, rassegnazione e non ha più forza psico fisica, anche se la persona non si lamenta della sua sofferernza interiore. Con l’assunzione del fiore  si torna a vivere nella certezza di una vita migliore.

Descrizione dell’albero  castagno o castanea sativa

Il castagno o “castanea sativa” è un albero maestoso della famiglia delle fagacee dal grande potere mellifero.
L’albero ama i terreni profondi, leggeri, fertili, siliceei o vulcanici, ma non calcarei.
Non necessita di irrigazioni se non appena dopo l’impianto, ma il suo habitat ideale è il bosco.
L’albero ha una bella chioma fogliare con foglie lanceolate a margine seghettato.
Il tronco possente può raggiungere un’altezza di venticinque metri.
La pianta ha fiori maschili  e femminili separati che fioriscono a giugno.
L’impollinazione può essere sia anemofila attraverso il vento e sia entomofila attraverso gli insetti impollinatori.
Il frutto, la castagna così dolce e prelibata è protetta da un guscio o riccio munito di aculei che all’inizio, quando il frutto è ancora piccolo, al tatto sono morbidi. 
Il castagno non teme il freddo ed è una pianta molto longeva (può diventare secolare) e può dare frutti anche dopo i venticinque anni di età, infatti i vecchi tronchi possono continuare a generare polloni.

Mi rasserena pensare al potere curativo della natura citando questa frase presa dal web:

Se si ignora l’albero non si troverà mai la foresta.

 

Vicino a casa ho la fortuna di potere abbracciare un castagno secolare, quest’albero maestoso mi dona molta forza e vitalità nei momenti difficili.

 

Bibliografia:
Il libro completo degli alberi, Gribaudo, 2011

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2 Replies to “Curarsi con gli alberi, il castagno, sweet chestnut”

  1. Vittorio

    La magia è nel tempo nello spazio e nel cuore! Scoprirla è il segreto della vita! Buon viaggio anime belleL

  2. Fede

    Oddio, è stupendo questo racconto. ..e pure le immagini! Sono contenta che tu e Vitto vi siate incontrati. .. Sono commossa. ..

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